Dalla Chiesa di S. Giovanni intanto, sta per essere portato in processione il bellissimo simulacro della Madonna Addolorata, detta "dell'Ospedale" perché già custodita e venerata nella demolita chiesetta dell'Ospedale.
L'Addolorata, vestita con il tradizionale abito nero e una spada che le trafigge il petto, era detta anche "Madonna degli artigiani", poiché un tempo si avvicendavano alle stanghe le maestranze cittadine.
Questa Madonna, venerata attualmente nella chiesa di S. Giovanni, attira un flusso continuo di fedeli nei quali accende sentimenti di autentica pietà religiosa, testimoniata dalle numerose Associazioni che in suo nome operano e diffondono il culto Mariano.
La processione dell'Addolorata di S. Giovanni (così viene popolarmente chiamata) inizia dunque dalla chiesa di S. Giovanni e, in una atmosfera di grande raccoglimento, si avvia verso la chiesa di Santa Maria la Nova dove altri fedeli già attendono con il fercolo del "Cristo Morto", custodito dentro una cassa di vetro, che viene posto a capo della processione; così composta la processione, fra canti e preghiere, percorre le vie principali della città, fino a tarda ora.
L'urna contenente il corpo del Cristo Morto viene portata a spalla dai confrati della Confraternita di Santa Maria La Nova.
Dopo il rientro della processione sulla città cala un religioso silenzio, fino alla fine della giornata del Sabato Santo.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dalla pagina facebook "I love Scicli".




